Individuo non WN:
Questo è uno degli argomenti che maggiormente mi ha colpito. Voi parlate di superiorità “intellettiva” rispetto ai neri (scusate se uso il termine generico…è colpa del mio retaggio culturale). E dalle letture che mi avete indicato, mi sembra che ci sia anche una discreta base scientifica al riguardo. Ipotizzando di accettarla in toto (cosa che io non faccio), questa supremazia è legata a fattori che in se e per se non sono del tutto premianti. Ovvero, mi sembra che fattori quali resistenza fisica, capacità di adattamento all’ambiente e riproduttività siano caratteristiche più premianti e auspicabili. Certo l’ideale sarebbe ottenere tutti i migliori aspetti che le diverse tipologie umane offrono tramite un’accurato mix genetico (cosa che già facciamo con cibi e animali e che quindi ci risulta abbastanza normale).
Una sorta di superuomo che raggruppa in se il meglio di ogni razza non sarebbe la cosa migliore ?
È anche per questo che penso che la conservazione delle razze dovrebbe essere un argomento da museo.
Questo è un altro concetto che non riesco ad accettare molto bene. Le civiltà create dagli uomini sono, di solito, un’accurata selezione di quanto di meglio il mondo ha da offrire. Ammetto che la maggior parte degli scambi sono avvenuti tra le civiltà euro-asiatiche ma questo argomento indicherebbe quindi che va bene mischiare ma solo con determinate razze (vedi sopra).
Dani VeraOpposizione:
L’evidenza scientifica dimostra che ci sono differenze culturali fra le diverse razze dovute in parte a differenze genetiche, non solo a differenze ambientali. Per quanto mi riguarda non mi auspico una sorta di “super-uomo meticcio” perchè, ammesso e non concesso che possa esistere, sarebbe una sorta di Frankestein, un qualcosa che distruggerebbe le differenze razziali. Io vedo il mischiare non tanto come un “migliorare o peggiorare” quanto come un “distruggere quello che siamo”.
Individuo non WN
Veramente conservare la razza è contro le leggi di natura. Se c’è una cosa che la natura fa è mischiare. Nella natura vince la riproduzione costi quel che costi.
La madre vuole bene al suo bambino a prescindere dall’eventuale mix di razze da cui proviene. La prosecuzione dei geni non è tanto importante quanto la prosecuzione dei geni “migliori”, cioè di quelli che hanno caratteristiche che meglio ci rendono adatti alla vita e alla sua prosecuzione.
Dani VeraOppozizione
La natura permette la mistura razziale, ma anche tralasciando il discorso “sono bianco, voglio che i miei figli lo siano e voglio che il mio gruppo non sparisca per lasciare spazio ad un informe massa meticcia”, si dia un’occhiata ai danni, anche dal punto di vista genetico, a cui può portare la mescolanza razziale
Gente che, in quanto meticcia, non riesce a trovare donatori compatibili. Anche questo, dal punto puramente scientifico, è una tara. Per come la vedo io ritengo che mischiare le razze equivalga a distruggerle, a distruggere quello che in natura è nato e si è sviluppato separatamente per migliaia di anni.
Individuo non WN
Per quanto, limitatamente alla mia esperienza, io condivida il fatto che i paesi sub-sahariani siano disordinati, instabili, oltre che ricchi di violenza e degrado, non condivido il fatto che gli altri invece siano ordinati stabili ed efficienti. A parte il Giappone, mi sembra che Laos, Thailandia, Vietnam, Kirghizistan, Filippine, Cina e via dicendo, non siano per niente stabili, ordinati e privi di violenza. Per non citare Russia, Ex-Jugoslavia, Romania, Georgia e simili.
Dani VeraOpposizione
Su quelle zone, ovviamente il fattore razziale non è l’unico che conta, ci sono anche altri fattori. Guarda però una cosa: prendi i popoli che sono meticci: due popoli consideriamo, i “latino-americani”(non quelli di discendenza europea) che sono un misto bianco mediterraneo/indios/negroide, ed i magrebini, che sono un misto bianco mediterraneo/negroide/orientalide. Questi due popoli, che ora sono popoli anche abbastanza omogenei, nati dal meticciato di massa per diversi motivi, sono fra i più violenti e “teste calde” che ci siano, e secondo me non è una coincidenza.
Individuo non WN
Riassumendo:
non siete per un’organizzazione gerarchica delle razze e questo è positivo perché non siamo intelligenti come gli asiatici ne forti come i neri. Però ritenete che l’evoluzione tramite commistione delle razze sia negativa. Banalizzando la cosa è come preferire di mangiare la lattuga piuttosto che mischiarla con pomodori, olio, mozzarella e origano per fare una bella insalata. O, meno banale, sarebbe meglio non incrociare le razze migliori (mucche che diano più latte o più carne, verdure che resistano meglio alle malattie) ma accontentarsi di quello che già c’è (frutto comunque della commistione) senza sperare di migliorare ulteriormente. Se l’uomo di Cro-Magnon avesse ragionato in questo modo oggi non saremmo qui a parlarci via internet ma saremmo a raccogliere bacche per il pranzo.
mi sembra ci sia un errore di base sulla consequenzialità di alcune affermazioni. Affermate, a seconda della tesi da dimostrare, che la razza dipende dalla cultura e che la cultura dipende dalla razza: certo è difficile, data la storia del nostro povero mondo, dire scientificamente quale tesi sia corretta. Ma è altrettanto difficile spiegarsi come sia possibile che in determinati momenti storici ed in determinate aree geografiche si sia potuto avere un così grande insieme di menti fantastiche (ellenismo greco, imperialismo romano, rinascimento italiano, medioevo islamico, illuminismo francese e via dicendo e senza citare le correnti filosofiche, psicologiche e scientifiche indiane e cinesi). La cosa migliore che si possa fare è, come già detto, prendere il meglio che il mondo offra e cercare di migliorarlo ulteriormente senza chiusure ne limiti.
Dani VeraOpposizione
Qualcuno crede che le razze stiano in una gerarchia, altri no, in ogni caso non è questo il problema. La questione è “le razze esistono?” La risposta è “sì” e ci sono libri scritti da scienziati che furono censurati e la cui diffusione fu “bloccata in gran parte” perchè dicevano questa “scomoda verità”. La ricerca del miglioramento per quanto mi riguarda va fatta all’interno di ogni razza, per dire anche un negro non dovrebbe pensare “mi mischio con i bianchi o con gli asiatici così i miei figli nascon più creativi o con il QI più alto” ma dovrebbe pensare al bene della propria comunità negra ed a cosa fare per poterla migliorare. Idem vale per l’asiatico e per il bianco. Tu guardi come raggruppamento rilevante la “specie umana” io invece guardo come raggruppamento rilevante la mia razza di riferimento, la razza bianca. Una delle caratteristiche della specie umana è la diversità al suo interno. Se ora, bianchi, negri ed asiatici si mischiassero per formare questa sorta di “superuomo meticcio muscoloso come i negri, creativo come i bianchi e dal QI alto come i gialli”(a parte che di solito i meticci non è che prendono “tutto il meglio” anzi) la diversità all’interno della specie umana sarebbe compromessa per sempre, in quanto la mescolanza razziale, tralasciando anche i discorsi fatti prima di “vantaggio o svantaggio” del meticciato, è l’assassina delle diversità. Riguardo il punto 2, quei periodi che hai detto furono periodi di splendore di queste popolazioni che hai detto(che son soprattutto popolazioni bianche) dovute sia alla loro genetica che ai fattori ambientali-culturali. Qua nessuno nega che i fattori ambientali-culturali o il caso possano influire sul successo o sull’insuccesso di un gruppo di esseri umani, semplicemente affermiamo che questi non sono gli unici fattori possibili, esiste anche il fattore genetico-razziale che influisce. L’influenza di questo fattore, di certo non secondario, è negata ufficialmente dall’attuale comunità scientifica per una mera questione di politicamente corretto. Riguardo razza e cultura, credo che la cultura in senso lato nasca da vari fattori, ed il fattore razziale è uno di questi, e non un fattore secondario, quindi di solito popolazioni simili razzialmente presentano culture in gran parte simili.
Individuo non WN
Ciò detto, la difesa della razza non sembra finalizzata alla ricerca di un ipotetico “meglio” ma sembra solo fine a se stessa. Per questo, ripeto, l’argomento della razza sembra più argomento da museo: cioè, conserviamo le razze così come sono oggi per futura memoria, anche con tutti i limiti che esse si portano dietro e non mischiamoci con altre razze che potrebbero apportarci benèfici miglioramenti (l’apostrofo non ci andrebbe ma l’ho messo per chiarezza).
Cosa c’è di sbagliato nel mio pensiero ?
Dani VeraOpposizione
A parte che non vedo tutti questi “limiti” nella razza bianca così com’è, le nazioni bianche non mischiate han raggiunto dei picchi comunque di tutto rispetto, il tutto senza strane “iniezioni di sangue di altre razze” anzi talvolta il declino di grandi popoli bianchi del passato fu dovuto in parte anche alla mescolanza razziale con altre popolazioni non bianche. Tuttavia la questione rilevante qui è “evitare che le differenze esistenti in natura vengano distrutte”. A parte le perplessità che ho su questi “miglioramenti” che potremmo avere mischiandoci con altre genti, la questione è il conservare le differenze. Alla fine la specie umana, per quanto sia una specie, come dire, “al top” dal punto di vista intellettivo, è pur sempre parte della natura. I biologi organizzano talvolta le giornate a favore della biodiversità di questa o quella specie non umana, non ci vedo niente di strano o sbagliato a parlare di “biodiversità umana”.
Il tuo pensiero non è tanto “sbagliato”, segue una sua logica diversa dalla logica che seguiamo noi; parte dall’ipotesi che sia possibile “migliorare” meticciandosi(cosa sulla quale nutro diverse riserve), parte dal fatto che a te non interessi minimamente far parte di uno di questi gruppi umani chiamati “razze” ma che a te interessi soltanto il bene di questo aggregato chiamato “specie umana” e ritieni che il bene della specie umana possa nascere ANCHE da una sorta di “accoppiamenti selettivi” per formare una sorta di “superuomo meticcio”.
Noi proprio partiamo da presupposti diversi e nemmeno il nostro pensiero può dirsi “sbagliato”. Noi partiamo dal fatto riconosciuto scientificamente(sottobanco perchè se no è politicamente scorretto o addirittura illegale) che le razze esistono, partiamo dal fatto che noi siamo esseri viventi di specie umana e di razza bianca e che vogliamo il bene in primis del nostro macrogruppo rilevante, appunto, la razza bianca. Noi riteniamo che la mescolanza di bianchi e di non bianchi distrugga quello che siamo e distrugga il nostro macrogruppo rilevante, la razza bianca, e questo a prescindere dal fatto che questi eventuali meticci siano più o meno forti/intelligenti/creativi. In aggiunta a questo, la realtà storica e scientifica dimostra come mediamente le popolazioni nate da mescolanza razziale siano quelle un po’ più “polveriere”(magrebini e latino-americani), come alcune popolazioni siano meno in grado di organizzarsi di altre(le popolazioni dell’Africa Nera sono oggettivamente rimaste un tantino indietro rispetto alle popolazioni Europee o anche asiatiche) e come il meticciato possa portare anche a degli svantaggi(il tipo un quarto giapponese che non trovava donatori di midollo a causa del suo quarto giapponese)
Fonte:
Te le canti e te le suoni, ti fai la domanda e ti dai la risposta.. razzistello marzulloide dei poveri..ma sarai beota, eh???? vai a dissodare il Lambro, segaiolo da tastiera e non solo :))
se non sai le cose evita di parlare il tutto e preso da un thread di stormfront con un utente curioso ma contrario al WN che fa delle domande alle quali io e altri abbiamo risposto. Per il resto, come mio solito, non reagisco a provocazioni.
http://www.stormfront.org/forum/t893345/
Ecco il link del thread in questione, soddisfatto il nostro novello San Tommaso?